venerdì 22 aprile 2016

Occhi, denti, libri e film

In un periodo in cui le mie forze fisiche sono poche per via della frenesia che mi è imposta dalla vita, sono comunque riuscito, questa sera, ad accantonare gli impegni e a ritagliarmi qualche minuto per riordinare la mia libreria e, nel frattempo, seguire distrattamente Il villaggio dei dannati, l'opera del 1960 di Wolf Rilla. Intuirete già da voi che questa non sarà una recensione, poiché c'è ben poco che non sia stato detto su questo film, eppure sento il bisogno di scrivere quanto mi è appena accaduto. Non sorprendetevi, poiché è poca cosa, ma è un aneddoto divertente e macabro che qualcuno potrebbe apprezzare.

Stavo, come già accennato, riordinando la mia libreria e offrendo la mia attenzione al film di Wolf Rilla, quand'ecco sopravvenire la scena finale: il dottor Zellaby entra in classe con la sua muraglia ben issata, in modo che i bambini non possano leggere il suo pensiero, finché... beh... succede quel che succede.

martedì 12 aprile 2016

Cosa vuoi di più dalla vita?

Le tre età della donna - 1905 - Gustav Klimt
È stata una giornata lunga e pressoché devastante perché, sapete, quando il fato decide di fare il punto della situazione per te - e con te, ecco che alla fine ti ritrovi lievemente disarmato e adeguatamente amareggiato.

La mattinata si è conclusa con una bella chiacchierata con il capo per migliorare le cose al lavoro e fare in modo di produrre al 100% e non al 65%. Una chiacchierata di un'ora in cui fondamentalmente si è risolto un po' tutto, ma quel tutto è ancora da pianificare per i quindici giorni del mese a venire.

domenica 10 aprile 2016

Cingoli? Cingoli. Davvero? Eh no!


Ma che ci faccio io a Cingoli? Da quando in qua mi interesso di corse, di motori, di cross, di piste, di gare, di competizioni adrenaliniche? Cosa strana, in effetti, ma quando il rischio è quello di avere sulla coscienza la vita di un'amica che ha fatto le cinque del mattino lavorando in un locale come fotografa per poi partire per un servizio a Talacchio e di nuovo di corsa fino a Cingoli, beh, qualcosa si scuote dentro di me e decido di accompagnarla in questo viaggio che chissà cosa mai potrà dare ad uno come me. 

Arriva la mattina ed apro gli occhi (in ritardo perché vuoi mai che alla sveglia venga in mente di suonare quando dovrebbe?), preparo le mie belle cosine e, una volta vestito, inserisco la mia bella scheda SD nella mia bella videocamera portatile, mi metto il cavalletto in spalla ed esco di casa.

sabato 9 aprile 2016

Sulla notte e altre menate

Notte stellata sul Rodano - 1888 - Vincent Van Gogh

Sapete cos'è? Non ho voglia di spogliarmi, mettermi il pigiama ed infilarmi sotto le coperte perché, una volta imbacuccato tra le lenzuola, la giornata è da considerarsi finita, esaurita, chiusa, basta, stop, fine. E, nonostante sia l'una passata del giorno successivo, finché non mi metterò a letto il mio cervello continuerà a suggerirmi che queste ore fanno parte del giorno precedente ancora sfruttabile. Fino all'osso. Ed io lo sto sprecando a scrivere qualche riga su questo blog, ascoltando il Notturno in mi bemolle maggiore op. 9 n. 2 di Chopin per accompagnare le lettere che batto sulla tastiera e i pensieri che mi frullano in testa.

Penso alla giornata appena trascorsa, vi capita mai? Cosa ho realizzato, quanto tempo ho sprecato... le solite cose, insomma.

Perché bloggo male

Ormai lo sanno tutti, io bloggo male. Bloggo male da quando su netlog (attuale twoo.it, ormai solo terrificante sito di incontri) si poteva bloggare. Bloggo male da quando ho cominciato ad avere una connessione internet che mi permettesse di sfogare le mie frustrazioni e di condividere le mie passioni assieme agli altri. E quindi ho deciso di bloggare, perché ancora non avevo una videocamera, perché ancora Cine Follie era soltanto Matt Atcrutch e i problemi delle condivisioni, delle visualizzazioni, dei click bait non avevano ancora suonato alla mia porta. Bloggavo perché The Crazies - Pazzi per il cinema non era nemmeno un embrione, esisteva, infatti, un tempo, solo un piccolo gruppo sul già citato netlog, che si chiamava Amici del Cinema BELLO, un'idea così triste e vergognosa dalla quale poi è nato tutto il resto, compreso Cine Follie - il blog, dove ormai non scrivo quasi più.

Perché, mi chiedete? Ma perché basta!